domenica 16 febbraio 2014

VISITA ALL'OSSERVATORIO ASTROFISICO DI CATANIA


Relazione della Visita guidata didattica

all’OSSERVATORIO ASTROFISICO di CATANIA



 
 

 
 
 

 
Giorno 29 novembre 2013, io e sedici dei miei compagni della classe III E di Trepunti del II Istituto Comprensivo insieme ai ragazzi delle terze di via Trieste, ci siamo recati, accompagnati dalla professoressa Raciti e altre tre insegnanti, prof.sse Mellia, Sciortino e Pappalardo, all'Osservatorio Astrofisico di Catania.


Personalmente, l’esperienza mi è piaciuta tantissimo: le scienze sono una materia molto interessante e le informazioni che ci hanno dato erano approfondite e attinenti al programma scolastico.

Siamo partiti da scuola verso le 8.30 circa e dopo un paio di ore siamo arrivati alla nostra meta.

Ci ha accolti e guidati in un'aula universitaria grande e moderna, la ricercatrice dottoressa Ventura. Così ci ha spiegato passo dopo passo molte nozioni scientifiche inerenti il sistema solare.

Ha iniziato parlando dell‘ Universo, della posizione del Sistema Solare, che si trova in una zona periferica nella via Lattea (nome preso dal colore e dalla consistenza simile al latte versato).

Ha continuato poi col parlare della luna, l’unico satellite della Terra.
 

La luna dista dalla terra 384 mila km ed è ed è stata fondamentale alla vita sulla Terra.

In principio, infatti, la durata di un giorno era di 4h poichè l'asse terrestre della Terra era obliquo, in seguito con la formazione della luna (teoria del distacco) si rallentò il moto di rotazione attorno all'asse con una durata del giorno di 24 ore.

La luna è il corpo celeste più vicino alla Terra e suo satellite naturale, non brilla di luce propria ma riflette quella del Sole, fenomeno che provoca vari fenomeni sulla Terra.

La luna venne raggiunta per la prima volta da Neil Amstrong il 21 luglio del 1969, ha una forma pressocchè sferica ed è molto accidentata, formata da crateri dovuti all'impatto di grandi o piccoli meteoriti sul suolo lunare.

Sulla sua superficie si passa da circa +127 gradi di giorno a -173 di notte, ci sono enormi sbalzi di temperatura proprio perchè non possiede atmosfera.

La dottoressa ci ha parlato delle varie ipotesi della formazione della luna:

1.     ipotesi della cattura: la luna è stata catturata dall'orbita terrestre;

2.    ipotesi del distacco: quando la terra si è formata, un pezzo staccato ha dato origine al satellite;

3.    ipotesi dell'aggregazione. Essa si è formata da materiale cosmico che girava attorno alla terra;

4.    ipotesi della collisione: secondo la quale la luna si è formata dal materiale terrestre staccatosi a causa dell'urto dovuto a un altro piccolo corpo celeste.

La luna mostra sempre la stessa faccia (l'altra faccia è stata avvistata solo dagli astronauti, è molto rocciosa) poichè il moto di rivoluzione e rotazione hanno la stessa durata (esattamente 27h, 43min. e 12sec.).

La luna non ha sempre lo stesso aspetto, tutto ciò è dovuto alle fasi lunari che durano all'incirca un mese, sette giorni ciascuna.

Quando non riusciamo a vederla si chiama luna nuova o novilunio, si trova fra Terra e Sole.

Dopo abbiamo il primo quarto, la posizione della Terra, della luna e del Sole formano un angolo di 90 gradi, viene anche chiamata crescente.

Nella luna piena o Plenilunio, la Terra divide sole e luna, il Sole ne illumina la parte rivolta verso la Terra.

L'ultimo quarto, detta decrescente, è visibile poichè il Sole illumina metà della faccia della luna.

Uno degli effetti più sorprendenti che la luna causa alla Terra è l'abbassarsi e l'alzarsi delle acque: le maree. Esse sono dovute all'attrazione della luna e del sole e si modifica ogni 6h.

Oltre alle maree, la professoressa Raciti ci ha raccontato di altre influenze della luna, come ad esempio, sul ciclo della donna o sulla crescita dei capelli, la variabile sta nella posizione che la luna occupa.

La luna è stato uno dei miei argomenti preferiti, mi sarebbe piaciuto ascoltare ancora qualcos'altro...

sentivo già il mio cervello crescere a vista d'occhio.

La ricercatrice continuò e ci parlò dei pianeti del Sistema Solare, dal più vicino al Sole al più lontano.

Il primo pianeta più vicino al sole è Mercurio, sinceramente Mercurio è il pianeta di cui ricordo meno, è piuttosto anonimo rispetto agli altri pianeti. E' il pianeta più vicino al Sole e il più piccolo (dopo Plutone) del Sistema Solare, sul suo suolo ci sono vari crateri di grandezze e profondità differenti.

La parte esposta al sole può raggiungere fino a 430 gradi, invece nella parte opposta la temperatura può scendere fino a -170 gradi.

Dopo Mercurio, c'è Venere. Esso è il pianeta più vicino alla Terra, brilla nel cielo come una stella, Venere ha delle fasi, a seconda della posizione che occupa emana una diversa luce, l'asse di rotazione perpendicolare e la pesante atmosfera fanno si che su Venere è impossibile vivere.

Infatti, la sua atmosfera, l'avvolge in una coltre di nubi che impedisce alle radiazioni di penetrare sul suolo desertico e sassoso, che presenta pianure e montagne.

Come dicevo, questa coltre di nubi trattiene il calore (500°C), in prevalenza è costituita da anidride carbonica, tutto ciò esercita forti pressioni, 90 volte quelle terrestri. La dottoressa ci ha spiegato che, non essendo possibile mandare un umano su Venere, vi sono state mandate molte sonde (piccoli robottini) a fotografare il suolo di Venere, ma anch'essi, dopo circa 5 min. sono rimasti schiacciati.

Se non contiamo la Terra, adesso tocca a Marte che per me è stato il pianete più interessante. Il suo soprannome "pianeta rosso" è dovuta al colore rossastro della sua superficie per la presenza di ferro nelle sue rocce.

Le aree desertiche di Marte, o le sue albe, sono quasi del tutto uguali a quelle della Terra, infatti si ipotizza che su Marte ci fosse vita. Le sonde mandate su Marte (Opportunity e Spirit) dotate di telecamere e aghi per ottenere informazioni e registrare campioni da mandare direttamente alla NASA, hanno scoperto che su Marte vi era l'acqua. Vi sono altre somiglianze fra la Terra e Marte: le stagioni e le calotte polari, situate negli estremi poli e che risentono degli effetti climatici.
 

Nel periodo estivo la loro densità diminuisce fino a scioglierle, durante l'inverno riacquistano spessore e aumentano le proporzioni. Esse non sono formate da acqua, ma da anidride carbonica allo stato solido, il cosidetto ghiaccio secco. La sua atmosfera è quasi del tutto svanita, spazzata via dal vento solare, ma ciò che resta è costituito da anidride carbonica e altri gas come l'azoto e il vapore acqueo.

Dopo la ricercatrice ci ha mostrato una simulazione di come una sonda-robot della NASA raccoglie informazioni.

Ovviamente la prima cosa da cui parte il video è il lancio del razzo nello spazio.

Man mano che il razzo raggiunge una certa altezza, vengono sganciati altri pezzi, quelli inferiori.

Si accendono i motori e il razzo si dirige verso l'orbita di Marte, dove vi arriva dopo circa 2 anni.

Appena si trova nelle vicinanze di Marte, per non danneggiare la strumentazione, l'unico pezzo superiore rimasto sgancia dei paracadute che portano il robot, molto simili a sacchetti della spazzatura.

Dopo essere atterrato, il robot comincia ad aprirsi, ma poichè funziona ad energia solare, aspetta il sorgere del sole per procedere nelle esplorazioni su Marte.

L'indomani il robottino, dopo essersi "svegliato" , esamina  le rocce e scatta fotografie da mandare alla NASA da cui è guidato.

Inoltre Marte possiede due piccoli e rocciosi satelliti: Phobos e Deimos, lunghi pochi km.

La durata di un giorno su Marte, è di 24h e 37min., molto simile a un giorno terrestre.

Infine ci ha detto che la sonda MAVEN è partita verso Marte e probabilmente lo raggiungerà nel Settembre del 2014.

Dopo aver concluso la discussione sui pianeti rocciosi, la dottoressa Ventura ci ha illustrato i pianeti gassosi: Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.

Ma prima di essi abbiamo gli asteroidi, una fascia costituita da minuscoli corpi celesti si dice che siano i pezzi disgregati di un pianeta rotto, un'altra teoria dice che questo pianeta non sia mai riuscito a formarsi e che quindi questi asteroidi non sono mai riusciti a costituirsi in un pianeta.

Giove è il più grande pianeta del sistema solare, ed esercita una notevole attrazione sugli altri corpi.

La sua rotazione è più lenta ai poli che all'equatore poichè esso ha nucleo roccioso, ma in parte è liquido e gassoso, il suo moto di rotazione è di 9h e 50min.

E' solcato da nubi colorate in continuo movimento, fra di esse vi si nota una macchia rossa in continua evoluzione.

Giove ha più di 60 satelliti, 4 di questi (i Galileiani), "Io", "Europa", "Ganimede" e "Callisto" hanno molta importanza, già scoperti da Galilei.

"Europa" è molto simile alla Terra , "Io" invece, subendo le forze d'attrazione di Giove, non è in grado di solidificarsi, è fluido, per questo è molto instabile, di fatto su di esso vi è intensa attività vulcanica.

Saturno.

Saturno è il secondo pianeta più grande e simile a Giove del Sistema Solare.La sua atmosfera è costituita da metano, idrogeno e ammoniaca, essa è "tormentata" da moti vorticosi veloci e molto forti.Saturno possiede degli anelli concentrici costruiti da roccia e ghiaccio, in passato si pensava che essi fossero tre o quattro in base al colore che li divide a strisce, poi si capì che gli anelli erano migliaia, qualcuno era sottile come un micron, qualche altro raggiungeva una decina di metri o addirittura centinaia di km.

Saturno è circondato da un gruppetto di satelliti, il più grande (Titano), è stato raggiunto dalla sonda Cassini-Huygens nel 2005.

Urano.

Urano è circondato da dieci anelli e da molti satelliti, la temperatura che raggiunge è di -200 gradi.

Ruota in senso orario e, mentre l'asse di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare è obliquo, il suo è orizzontale con uno dei suoi poli rivolto al Sole,, per la maggior parte del tempo del moto di rivoluzione, è costituito da nucleo roccioso, circondato da ammoniaca, ghiaccio e idrogeno.

Nettuno.

L'atmosfera azzurrina di Nettuno è composta da idrogeno, il suolo da ghiaccio, metano e ammoniaca ed infine ,il suo nucleo, da roccia.

Possiede 11 satelliti, fra cui Nereide e Tritone, la temperatura può raggiungere i -220 gradi.

L'ultimo "pianeta" è Plutone, esso infatti, nel 2006, è stato declasssato a nano-pianeta dall'Unione Astronomica Internazionale.

Possiede 3 satelliti: Caronte, Idra e Notte, le dimensioni di Plutone e Caronte equivalgono all'America.

Dopo la dottoressa ci ha parlato del Sole, argomento che a scuola avevamo ben studiato, come tutti gli altri argomenti in fondo. La professoressa Raciti tiene molto alla nostra preparazione.

Il Sole è l'unica stella del Sistema Solare, è costituito da idrogeno allo stato di plasma, due nuclei di idrogeno si fondono a formare l'elio, si liberano enormi quantità  di energia dando origine alla fusione nucleare.La distanza Terra-Sole è di 150 milioni km e la luce impiega otto minuti per arrivare sino a noi; inoltre l'energia che il Sole crea è indispensabile ai viventi, poichè l'energia che usiamo appartiene al sole.
 
La massa del Sole è 323000 volte più grande della Terra , cosicchè la forza di gravità del sole è 28 volte quella terrestre. Il sole ruota su di sè in 25 g e compie il moto di traslazione in 250 milioni di anni.

Dopo abbiamo parlato della sua struttura , delle sue evoluzioni, delle grandezze e del colore delle stelle, delle teorie sull'universo chiuso e aperto e delle 3 leggi di Keplero.

Infine abbiamo fatto un esperimento in cui in una scatolina vi erano polvere di ferro che viene attirata da una calamita, serve a mostrarci e a farci capire gli effetti al campo magnetico nelle zone della fotosfera a temperatura più bassa e in cui vi è appunto una forte attività magnetica.

La Dott. Ventura ci ha fatto vedere poi il telescopio rifrattore nella cupola, un'apparecchiatura molto sofisticata che per mezzo di lenti e un filtro permette all‘uomo di osservare il Sole da una distanza ravvicinata, sfortunatamente a causa del tempo nuvoloso e della pioggia (che avrebbe potuto arrecare seri danni al telescopio se la cupola fosse stata aperta) non abbiamo potuto vedere il Sole.

 

Comunque ci siamo recati ugualmente in cima all'Osservatorio, tramite diverse rampe di scale, e abbiamo potuto osservare il telescopio.

Dopo aver salutato la ricercatrice, alle 12.30 siamo usciti dall‘Osservatorio recandoci  in autobus a Viagrande, al museo della lava o Mula, il primo museo in Sicilia dedicato ai vulcani ed in particolare all'Etna.

Ma prima di entrare al museo la nostra classe è stata accolta in un cortile adiacente all'edificio su delle panche per rifocillarci, all'aria aperta aveva tutto l'aspetto di un pic-nic tra amici.

 

Dopo una mezz'ora abbiamo visitato il museo, fermandoci circa tre ore.

La nostra classe ha guardato vecchi spezzoni di film che ci mostravano la potenza che un vulcano come la nostra Etna può raggiungere. Dopo ci hanno fatto visitare delle sale bellissime e gigantesche.

Durante l'osservazione, un esperto in vulcanologia, ci ha illustrato il globo terrestre, i vulcani e ci ha spiegato lo studio della tettonica a zolle, il nostro mondo è diviso in placche o zolle continuamente in movimento che sfregandosi e scontrandosi causano terremoti e generano vulcani.
 

E' stato.... pazzesco.

Abbiamo avuto anche la possibilità di toccare con mano i diversi tipi di lava che l'Etna ci mette a disposizione e molte pietre preziose bellissime.

Alcune delle cose più strabilianti sono state le bombe vulcaniche, che prendono la loro enorme forma ovoidale dal moto vorticoso che hanno quando il vulcano le erutta, un altra cosa davvero carina è stata la finta grotta in cui la guida ci ha chiarito la differenza tra stalattiti, stalagmiti e denti di cane.

 

Infatti i denti di cane si formano solo nelle grotte create dall'avanzare della lava, loro stessi sono costituiti dal solidificazione della lava che gocciola nella parte superiore della grotta.

Un ultima cosa davvero accurata, anche se c'è ne erano tante, è stato guardare il film in 3D, che narrava dell'età giurassica, al tempo  dei dinosauri.

Gli argomenti sono stati davvero chiari e resi emozionanti dalle enormi sale dall'effetto naturale e le persone che ci hanno accolto sono state competenti e hanno chiarito qualsiasi nostro dubbio.

Dopo due ore di strada siamo tornati a Trepunti, accolti da un piccolo temporale prettamente invernale.

Vorrei ringraziare la professoressa Raciti per la magnifica gita, per il breve break di rientro al

Mc Donald's di Acireale, come premio per il nostro comportamento ed infine per gli insegnamenti che ripete sino allo sfinimento finchè non vengono recepiti dalle nostre 28 zucche vuote.

Questa gita d'istruzione è stata veramente fantastica!
 

 


 

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